Samuele Bersani provoca i trapper che usano l’autotune: il post del cantante fa esplodere una polemica sui social.
Samuele Bersani spopola sui social e diventa di tendenza su Twitter… purtroppo però non per una nuova canzone. A far rimbalzare il nome di uno dei grandi nomi del cantautorato italiano degli ultimi trent’anni è stata una sua provocazione sui social.
A quanto pare, infatti, l’artista romagnolo è riuscito a toccare il nervo scoperto di tanti appassionati di trap in Italia, puntando il dito su alcune stelle della nostra canzone che non riescono a tenere il palco senza l’aiuto dello strumento o effetto vocale più discusso degli ultimi anni: l’autotune.
Samuele Bersani e l’autotune nella trap: scoppia la polemica
Galeotto fu un post provocatorio, sicuramente, ma tutto sommato non maligno, semmai malizioso, del noto cantautore romagnolo classe 1970. Per nulla desideroso di puntare il dito contro qualcuno, piuttosto voglioso di far notare una certa incongruenza, e un problema che prima o poi andrebbe risolto nell’industria musicale, l’artista ha infatti scritto un post su Instagram in cui ha parlato di autotune. E ha innescato una polemica decisamente inaspettata.
Queste le parole del cantautore di Spaccacuore: “Mi hanno girato un video dove a uno di questi semidei contemporanei della rima ‘cantata’ si stacca l’autotune per qualche secondo sul palco, ed è stato come vedere Icaro colare a picco. Hai voglia a sbattere ali di cera…“.
Samuele Bersani contro l’autotune: i social si dividono
Nell’estate dei dissing che non ti aspetti, Bersani ha voluto essere originale. Non ha fatto nomi e cognomi, non ha voluto innescare un altro botta e risposta come minimo inimmaginabile. Ha semplicemente sollevato un problema, e anche piuttosto serio per chi vive di musica. I fan, molto attenti, hanno però subito individuato chi potrebbe essere il personaggio che ha fatto venire la riflessione sull’autotune a Samuele. E si tratterebbe di Sfera Ebbasta.
Circola infatti sui social un video in cui Gionata, durante uno dei suoi live estivi, si ritrova improvvisamente senza autotune. E la sua difficoltà nel mantenere l’intonazione è alquanto palese (oltre che grave per un artista che, vale la pena ricordarlo, per una stagione è stato anche giudice di X Factor, chiamato a giudicare ragazzi probabilmente più dotati tecnicamente rispetto a lui). Di seguito il video:
Ovviamente polemizzare sull’utilizzo dell’autotune nel 2023, considerando che da anni ormai è accettato lecitamente come uno strumento musicale necessario per determinati effetti vocali, e non tanto come correttore dell’intonazione, sarebbe come minimo fuori luogo e anacronistico. Altrettanto necessario sarebbe però richiedere ai tanti artisti che arrivano in vetta alle classifiche di studiare quel minimo che basta per poterne, in determinati casi, anche fare a meno, senza ritrovarsi in difficoltà tanto palesi.
Questo almeno il ragionamento di molti appassionati di musica sui social. Ma la riflessione innescata da Bersani a quanto pare ha trovato pronta anche una schiera di fan di Sfera e altri trapper, desiderosi di difendere i propri beniamini con lo strumento utilizzato da chi non ha seri argomenti: “Ma chi è Samuele Bersani?“. Un contrattacco che non merita repliche e che di fatto come un boomerang finisce per colpire chi lo scrive, più che chi lo riceve.
Per chiudere una polemica che non avrebbe comunque voluto montare, Samuele gettare acqua sul fuoco con un altro post: “Non basterebbe invece tutto l’autotune del mondo per correggere la mancanza d’ironia che c’è in giro ultimamente. Neanche settandolo nella giusta tonalità“.